Il rischio elettrico è una minaccia costante in molti ambienti di lavoro, specialmente per coloro che operano nel settore dell’elettricità o lavorano con apparecchiature e impianti elettrici. Per garantire la sicurezza dei lavoratori, sono state sviluppate norme e standard specifici per gestire tale rischio. Due dei principali approcci utilizzati per affrontare il rischio elettrico sono il PES (Protezione contro il Contatto con le Parti Elettriche) e il PAV (Protezione contro il Contatto con le Parti Attive). Sebbene entrambi mirino a proteggere gli operatori da lesioni causate dall’elettricità, ci sono alcune differenze chiave tra i due concetti. Il PES si riferisce alle misure adottate per evitare che gli individui vengano esposti direttamente alle parti elettriche attive degli impianti o delle apparecchiature. Questa protezione viene ottenuta isolando fisicamente le parti attive attraverso l’uso di involucri, barriere o schermature. Ad esempio, un quadro elettrico può essere sigillato in modo da impedire l’accesso diretto agli elementi energetici all’interno. D’altra parte, il concetto di PAV riguarda principalmente l’isolamento o la messa a terra delle parti attive, al fine di eliminare completamente qualsiasi possibilità di contatto accidentale. L’obiettivo principale del PAV è ridurre al minimo la presenza di parti attive accessibili, rendendo gli impianti e le apparecchiature il più sicuri possibile. Questo può essere raggiunto attraverso l’utilizzo di protezioni meccaniche o l’installazione di schermi protettivi. In sintesi, mentre il PES si concentra sulla protezione diretta delle persone dalle parti elettriche attive, il concetto di PAV va oltre e mira a eliminare completamente qualsiasi forma di contatto accidentale con tali parti. Entrambi i concetti sono fondamentali per garantire la sicurezza dei lavoratori esposti al rischio elettrico, ma le strategie utilizzate possono variare in base alle specifiche dell’impianto o dell’apparecchiatura. Va sottolineato che sia il PES che il PAV devono essere implementati seguendo le norme e i regolamenti stabiliti dalle autorità competenti nel campo della sicurezza elettrica. È essenziale che i datori di lavoro forniscono una formazione adeguata ai propri dipendenti riguardo alla corretta gestione del rischio elettrico, nonché all’utilizzo appropriato dei dispositivi di protezione individuale (DPI) disponibili. In conclusione, anche se entrambi mirano a prevenire lesioni causate dall’elettricità, la differenza principale tra PES e PAV sta nell’approccio utilizzato per proteggere gli operatori dal rischio elettrico. Il primo si concentra sulla separazione fisica delle parti attive dagli individui, mentre l’ultimo cerca di eliminare completamente la possibilità di contatto con tali parti.